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lunedì 5 novembre 2018

COMUNICATO STAMPA SUINI TORRE A CENAIA,


"L’allevamento insostenibile di Torre a Cenaia

E’ preoccupante la situazione presente in tutta l’area intorno a dove si svolge l’attività di “Torre a Cenaia Società Agricola srl”.
Sono 12 le associazioni operanti sul territorio che hanno presentato le proprie osservazioni in Regione in merito alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale postuma che la Regione Toscana ha richiesto alla società che gestisce l’allevamento intensivo di suini.
Le associazioni hanno evidenziato la sostanziale inosservanza delle prescrizioni fatte negli anni dai vari Enti all'azienda, il superficiale Studio d'Impatto Ambientale presentato dalla società per quanto richiesto dalla Regione e i gravi problemi ambientali mostrati nell’ultima campagna di monitoraggio eseguita il 31 gennaio 2018 dove sono stati individuati inquinanti oltre 5 volte i limiti di legge presenti nelle acque estratte dai piezometri di controllo. Sono particolarmente allarmanti i valori rilevati nei 3 piezometri (P2,P3,P4), profondi tra i 6 ed i 30 metri e posti a valle dei lagoni di accumulo dei reflui delle stalle, che mostrano la presenza ben oltre i limiti di legge per azoto ammoniacale, manganese e ferro; anche le acque estratte dal pozzo artesiano Porcaracce profondo 40m presenta preoccupanti superamenti dei limiti massimi imposti dal D.lgs. 30/2009.
In questo quadro allarmante il gestore dell'allevamento afferma che quanto richiesto dalla Regione per limitare le problematiche ambientali è per loro economicamente non vantaggioso e quindi afferma di voler proseguire la propria attività senza sostanziali cambiamenti rispetto al passato. Questo atteggiamento, irriguardoso verso le popolazioni locali e i luoghi su cui hanno svolto la propria attività per decenni, evidenzia come per l'azienda è più profittevole pagare alcuni avvocati per presentare ricorsi al TAR che non risolvere definitivamente i problemi causati, riconvertendo la propria attività in modo da evitare anche inutili sofferenze agli animali.
A conferma della grave situazione causata dall'attività di “Torre a Cenaia Società Agricola srl” si sono espressi anche i comuni di Crespina Lorenzana, Ponsacco, Lari Casciana Terme e Fauglia che hanno presentato proprie osservazioni e note sulla situazione in cui sono costretti a vivere i residenti delle frazioni vicine all'allevamento intensivo.
Il comune di Crespina Lorenzana ha ricordato come l'allevamento intensivo di 11000 suini non può essere assimilato ad attività agricola ma è classificabile come attività industriale; ha evidenziato problematiche ambientali, urbanistiche nonché numerose irregolarità nel Piano Utilizzazione Agronomica ed anche lacune e reiterate violazioni delle norme statali/regionali e dell'Autorizzazione Integrata Ambientale. Il comune di Crespina Lorenzana ha anche dovuto investire denaro pubblico per opporsi al ricorso presentato al TAR dalla società.
I cittadini si chiedono come quell’azienda abbia potuto continuare ad esercitare la propria attività per decenni senza rispettare le regole e le prescrizioni documentate dagli atti pubblici e, proprio in virtù di questa situazione pregressa che spiega la situazione ambientale rilevata da Arpat, come potrebbe essere possibile consentire un proseguimento futuro, sia pure in un teorico formale rispetto di regole, di quell’attività industriale ad impatto ambientale. In base al principio “chi inquina paga” dovrà essere valutata la necessità di una bonifica ambientale e solo successivamente si potrà parlare di riconversione aziendale, ma non certo in termini di allevamento intensivo per alcun tipo di animale.                                                                                                                                               

AnimAnimale
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Associazione Civica Ricreas
Associazione “Eliantus – volontari per l’ambiente”
Associazione Orizzonte Comune
Comitato No Forno
Coordinamento Associazioni Animaliste Regione Toscana
Giù le mani da Sofia
Le Fionde onlus
Legambiente Valdera
Non più sola, Pontedera
Slow Food Valdera