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Il Sindaco in un recente suo post mostra di non aver capito bene il significato del nostro ricorso al TAR sulla GIUNTA a ROTAZIONE, e soprattutto il significato e la portata della sentenza di condanna. Di conseguenza interpreta a suo modo la realtà dei fatti, fino a voler portare i lettori ad una conclusione che ne travisa completamente il senso, in maniera strumentale e propagandistica.
Qui sotto in corsivo BLU le sue parole, al confronto della verità dei fatti."
“Come anticipato, stiamo per pubblicare l’elenco di tutti i contenziosi/esposti/ricorsi in cui siamo stati trascinati in questi 5 anni da Toncelli e da Orizzzonte Comune con i vari esiti”
Per cortesia, sig. Sindaco, si sta rivolgendo a cittadini intelligenti: metta i testi, non le Sue
interpretazioni.
“C’è tra questi un ricorso al TAR che Toncelli sostiene di aver vinto: si è opposto a quella che lui chiama: "giunta a rotazione”
FALSO: l’oggetto del ricorso era il fatto che le deleghe rilasciate dal Sindaco (di per sé
legittime)…
a) erano identiche a quelle assessorili e prive di specificazione e delimitazioni, e
perciò
b) venivano violate sia la disposizione di legge sui 4 Assessori sia il nostro Statuto – su
come devono esser fatte le deleghe.
“, ovvero grazie alla delega consiliare avere oltre ai 4 assessori (limite previsto dalla legge) altre 2 persone che danno il loro contributo al Comune (senza indennità)”
FALSO: di queste due persone il TAR dice che nella sostanza erano equiparati agli assessori,
loro stessi interpretavano quel ruolo e quella funzione senza esserlo, ed hanno avuto anche dei
benefit. Si tratta non solo di questione di forma ma anche di sostanza, perché di fatto abbiamo
teorizzato la presenza di 6 assessori a tutti gli effetti (vedi Il Tirreno). Chi voleva capire,
all’interno del Comune, ed all’esterno, lo ha capito e l’intero mandato è stato viziato da questa
illegittimità.
“Il TAR respinge il ricorso per improcedibilità, per questioni di tempistica. Ma lui si oppone e chiede
comunque di andare avanti e fa quindi un “ricorso virtuale” (sic!)”
FALSO E TENDENZIOSO: non ci siamo opposti ad un bel niente, e il ricorso non è affatto
virtuale. Semplicemente l’atto impugnato (il conferimento delle deleghe così ampie a due
consiglieri) non poteva più essere annullato perché ormai divenuto inefficace. Era nel nostro
conto che girando ogni sei mesi la decisione del TAR potesse arrivare dopo la scadenza del
termine della rotazione. E forse era nel conto della pensata geniale del Sindaco della rotazione
semestrale, che si fossero potute spuntare le armi di chi avesse voluto ricorrere all’arbitro. Ma
in questo caso (e in tutti i casi simili) era infine nel nostro conto appellarsi al PRINCIPIO DI
SOCCOMBENZA VIRTUALE (che il Sindaco traduce con “causa virtuale”), secondo il
quale il TAR DEVE COMUNQUE PRONUNCIARSI sulle spese del giudizio, con ciò
valutando se il ricorso originario era fondato o meno. E questo a noi interessava, la
legittimità o meno di questa forma di rotazione di Crespina Lorenzana, non certo
rincorrere i singoli 6 consiglieri/assessori nel loro avvicendamento. Quindi nel nostro caso il
TAR ha condannato il Comune a rimborsare le spese perché ha ritenuto illegittime quel tipo di
deleghe conferite ai consiglieri delegati, con ciò ritenendo il ricorso (reale, ormai virtuale solo
per il Sindaco) fondato, e dunque Orizzonte Comune ha vinto e il Sindaco ha perso.
“Badate bene, non ha impugnato il decreto successivo nei termini (sapendo forse che avrebbe perso perché la forma era stata corretta) ma ha proceduto sul vecchio decreto scaduto con un ricorso virtuale!”
FALSO: Come detto sopra, non abbiamo impugnato gli altri decreti perché tutto il nostro
interesse era sulla violazione della norma di conferimento delle deleghe (illegittimamente
estese), e dunque non aveva senso imbarcare noi e il comune in altre cause, con altre decisioni
che rischiavano di arrivare ad ulteriore rotazione avvenuta. Basta e avanza così, sig. Sindaco.
Lei cerchi di liberarsi da una specie di delirio di onnipotenza, e di dar l’impressione quasi di
voler giocare al gatto col topo, legando il topo. Siamo l’unico comune al mondo dove il
Sindaco dice anche come si dovrebbe comportare l’opposizione. Il nostro ricorso non è stato
virtuale, smetta di dire falsità: vero è che abbiamo giocato la carta della soccombenza virtuale
per ottenere un giudizio di merito.
“Ma allora almeno 1 ricorso su 13 l’ha vinto o no? Le conclusioni a voi… Il tribunale si pronuncia sul ricorso virtuale ERRATO e dice che la delega consiliare è ammessa”.
TENDENZIOSO: delle 2 l’una: o il Sindaco non conosce ciò di cui sta parlando, oppure cerca
di fare leva sull’ignoranza delle persone con questo suo “catechismo”. Noi mai abbiamo
contestato la delega consiliare (per chi ci ha preso?). Noi abbiamo contestato il modo con cui
lui l’ha fatta, che infatti per il TAR non è stato legittimo, e l’ha condannato per questo.
“ma al consigliere delegato può essere assegnata una delega minore, non assessorile (ad esempio non delegai tributi ma contrasto all’evasione). Per questa questione formale il giudice ci ha condannati a pagare le spese processuali (abbiamo pagato il nostro avvocato e il suo)”
FALSO: Non è solo questione formale. Il ns. Sindaco ha creduto di poter andare in deroga. Il
TAR ha evidenziato che la delega generica consentiva una equiparazione “a tutti gli effetti”
dei consiglieri delegati agli Assessori, cosa vietata dalla Legge e dallo Statuto. E l’ha
condannato per questo, perché ci ha costretto a chiamare l’arbitro.
“Dunque un ricorso “virtuale” ma anche “inutile”: infatti il TAR ha confermato che la delega consiliare è ammessa, ci ha solo detto come specificarla ed i componenti della Giunta possono continuare a ruotare”
FALSO: il ricorso è stato UTILE perché è stato accertato che IL SINDACO E LA GIUNTA
HANNO COMMESSO UNA VIOLAZIONE DI NORME DI LEGGE E STATUTARIE.
Da qui la condanna. Stupisce il peccatore S. Paolo folgorato sulla via di Damasco: ma come
specificare la delega (e come praticarla nei fatti, non solo a parole) l’aveva detto da subito la
minoranza in consiglio,e poco dopo alla unanimità la Commissione Consiliare di controllo e
garanzia. Perché è stato necessario il TAR? Per Toncelli, o per l’atteggiamento di D’Addona?
“A lui questa pare una vittoria? Mah… Secondo voi quale utilità ha avuto tutto questo dispendio di
energie e di soldi?”
IL SINDACO HA CAUSATO QUESTO DISPENDIO:
1) Quando si è opposto alla modifica del Regolamento introducendo esattamente quei limiti all’ampiezza della delega consiliare che poi il TAR ha ritenuto necessarie;
2) quando nonostante le rimostranze della opposizione e le segnalazioni della Commissione consiliare di controllo e garanzia ha comunque conferito deleghe con modalità che il TAR ha ritenuto illegittima. Dovrebbe pagare di persona.
“E questa qualcuno potrebbe definirla politica?”
POLITICA E’ PERSEGUIRE IL BENE COMUNE NEL RISPETTO DELLE REGOLE.
POLITICA E’ CORRETTA INFORMAZIONE. POLITICA E’ PARTECIPAZIONE.
ECCO COME SCRIVEVA SUI GIORNALI IL SINDACO..
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