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mercoledì 27 marzo 2019

LE MIRABOLANTI IMPRESE DI DON CHISCIOTTE (2): GIUNTA ROTANTE

"Il Sindaco in un recente suo post mostra di non aver capito bene il significato del nostro ricorso al TAR sulla GIUNTA a ROTAZIONE, e soprattutto il significato e la portata della sentenza di condanna. Di conseguenza interpreta a suo modo la realtà dei fatti, fino a voler portare i lettori ad una conclusione che ne travisa completamente il senso, in maniera strumentale e propagandistica. Qui sotto in corsivo BLU le sue parole, al confronto della verità dei fatti."




“Come anticipato, stiamo per pubblicare l’elenco di tutti i contenziosi/esposti/ricorsi in cui siamo stati trascinati in questi 5 anni da Toncelli e da Orizzzonte Comune con i vari esiti”

Per cortesia, sig. Sindaco, si sta rivolgendo a cittadini intelligenti: metta i testi, non le Sue
interpretazioni.

“C’è tra questi un ricorso al TAR che Toncelli sostiene di aver vinto: si è opposto a quella che lui chiama:   "giunta a rotazione”

FALSO: l’oggetto del ricorso era il fatto che le deleghe rilasciate dal Sindaco (di per sé
legittime)…
a) erano identiche a quelle assessorili e prive di specificazione e delimitazioni, e
perciò
b) venivano violate sia la disposizione di legge sui 4 Assessori sia il nostro Statuto – su
come devono esser fatte le deleghe.

“, ovvero grazie alla delega consiliare avere oltre ai 4 assessori (limite previsto dalla legge) altre 2 persone  che danno il loro contributo al Comune (senza indennità)”

FALSO: di queste due persone il TAR dice che nella sostanza erano equiparati agli assessori,
loro stessi interpretavano quel ruolo e quella funzione senza esserlo, ed hanno avuto anche dei
benefit. Si tratta non solo di questione di forma ma anche di sostanza, perché di fatto abbiamo
teorizzato la presenza di 6 assessori a tutti gli effetti (vedi Il Tirreno). Chi voleva capire,
all’interno del Comune, ed all’esterno, lo ha capito e l’intero mandato è stato viziato da questa
illegittimità.

“Il TAR respinge il ricorso per improcedibilità, per questioni di tempistica. Ma lui si oppone e chiede
comunque di andare avanti e fa quindi un “ricorso virtuale” (sic!)”

FALSO E TENDENZIOSO: non ci siamo opposti ad un bel niente, e il ricorso non è affatto
virtuale. Semplicemente l’atto impugnato (il conferimento delle deleghe così ampie a due
consiglieri) non poteva più essere annullato perché ormai divenuto inefficace. Era nel nostro
conto che girando ogni sei mesi la decisione del TAR potesse arrivare dopo la scadenza del
termine della rotazione. E forse era nel conto della pensata geniale del Sindaco della rotazione
semestrale, che si fossero potute spuntare le armi di chi avesse voluto ricorrere all’arbitro. Ma
in questo caso (e in tutti i casi simili) era infine nel nostro conto appellarsi al PRINCIPIO DI
SOCCOMBENZA VIRTUALE (che il Sindaco traduce con “causa virtuale”), secondo il
quale il TAR DEVE COMUNQUE PRONUNCIARSI sulle spese del giudizio, con ciò
valutando se il ricorso originario era fondato o meno. E questo a noi interessava, la
legittimità o meno di questa forma di rotazione di Crespina Lorenzana, non certo
rincorrere i singoli 6 consiglieri/assessori nel loro avvicendamento. Quindi nel nostro caso il
TAR ha condannato il Comune a rimborsare le spese perché ha ritenuto illegittime quel tipo di
deleghe conferite ai consiglieri delegati, con ciò ritenendo il ricorso (reale, ormai virtuale solo
per il Sindaco) fondato, e dunque Orizzonte Comune ha vinto e il Sindaco ha perso.

“Badate bene, non ha impugnato il decreto successivo nei termini (sapendo forse che avrebbe perso perché la forma era stata corretta) ma ha proceduto sul vecchio decreto scaduto con un ricorso virtuale!”

FALSO: Come detto sopra, non abbiamo impugnato gli altri decreti perché tutto il nostro
interesse era sulla violazione della norma di conferimento delle deleghe (illegittimamente
estese), e dunque non aveva senso imbarcare noi e il comune in altre cause, con altre decisioni
che rischiavano di arrivare ad ulteriore rotazione avvenuta. Basta e avanza così, sig. Sindaco.

Lei cerchi di liberarsi da una specie di delirio di onnipotenza, e di dar l’impressione quasi di
voler giocare al gatto col topo, legando il topo. Siamo l’unico comune al mondo dove il
Sindaco dice anche come si dovrebbe comportare l’opposizione. Il nostro ricorso non è stato
virtuale, smetta di dire falsità: vero è che abbiamo giocato la carta della soccombenza virtuale
per ottenere un giudizio di merito.

“Ma allora almeno 1 ricorso su 13 l’ha vinto o no? Le conclusioni a voi… Il tribunale si pronuncia sul ricorso virtuale  ERRATO e dice che la delega consiliare è ammessa”.

TENDENZIOSO: delle 2 l’una: o il Sindaco non conosce ciò di cui sta parlando, oppure cerca
di fare leva sull’ignoranza delle persone con questo suo “catechismo”. Noi mai abbiamo
contestato la delega consiliare (per chi ci ha preso?). Noi abbiamo contestato il modo con cui
lui l’ha fatta, che infatti per il TAR non è stato legittimo, e l’ha condannato per questo.

“ma al consigliere delegato può essere assegnata una delega minore, non assessorile (ad esempio non delegai tributi ma contrasto all’evasione). Per questa questione formale il giudice ci ha condannati a pagare le spese processuali (abbiamo pagato il nostro avvocato e il suo)”

FALSO: Non è solo questione formale. Il ns. Sindaco ha creduto di poter andare in deroga. Il
TAR ha evidenziato che la delega generica consentiva una equiparazione “a tutti gli effetti”
dei consiglieri delegati agli Assessori, cosa vietata dalla Legge e dallo Statuto. E l’ha
condannato per questo, perché ci ha costretto a chiamare l’arbitro.

“Dunque un ricorso “virtuale” ma anche “inutile”: infatti il TAR ha confermato che la delega consiliare è ammessa, ci ha solo detto come specificarla ed i componenti della Giunta possono continuare a ruotare”

FALSO: il ricorso è stato UTILE perché è stato accertato che IL SINDACO E LA GIUNTA
HANNO COMMESSO UNA VIOLAZIONE DI NORME DI LEGGE E STATUTARIE.
Da qui la condanna. Stupisce il peccatore S. Paolo folgorato sulla via di Damasco: ma come
specificare la delega (e come praticarla nei fatti, non solo a parole) l’aveva detto da subito la
minoranza in consiglio,e poco dopo alla unanimità la Commissione Consiliare di controllo e
garanzia. Perché è stato necessario il TAR? Per Toncelli, o per l’atteggiamento di D’Addona?

“A lui questa pare una vittoria? Mah… Secondo voi quale utilità ha avuto tutto questo dispendio di
energie e di soldi?”

IL SINDACO HA CAUSATO QUESTO DISPENDIO:
 1) Quando si è opposto alla modifica del Regolamento introducendo esattamente quei limiti all’ampiezza della delega consiliare che poi il TAR ha ritenuto necessarie;
 2) quando nonostante le rimostranze della opposizione e le segnalazioni della Commissione consiliare di controllo e garanzia ha comunque conferito deleghe con modalità che il TAR ha ritenuto illegittima. Dovrebbe pagare di persona.
“E questa qualcuno potrebbe definirla politica?”

POLITICA E’ PERSEGUIRE IL BENE COMUNE NEL RISPETTO DELLE REGOLE.
POLITICA E’ CORRETTA INFORMAZIONE. POLITICA E’ PARTECIPAZIONE.

ECCO COME SCRIVEVA SUI GIORNALI IL SINDACO..

clicca per leggere articolo del TIRRENO DEL SINDACO valzer di assessori

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TUTTO QUELLO CHE HA FATTO ORIZZONTE COMUNE PRIMA DEL TAR


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estratto parte conclusiva della sentenza

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Le mirabolanti imprese di DON CHISCIOTTE (tanto paga Pantalone…)


(1) la causa al Ministero Economia Finanze (MEF) per l’addizionale IRPEF 2014.
2 SEMPLICI FATTI: il 5 aprile 2016 il Comune di Crespina Lorenzana cita il MEF (allegato) per domandare 200.000 € di risarcimento danni in relazione alla addizionale comunale IRPEF dell’anno 2014. Con sentenza dell’8 febbraio 2019  (allegato SENTENZA) iltribunale di Firenze “rigetta la domanda e compensa le spese del giudizio”. Cioè la causa è persa, e nelle tasche dei cittadini non solo non entrano 200.000 €, ma si dovrà pagare il ns. avvocato e metà delle spese.
INTERPRETAZIONE DEL SINDACO: “Avevamo ragione noi… anche in questo caso… Il tempo è galantuomo e la verità viene a galla”. E a seguire posta sulla propria pagina Facebook una lunga interpretazione dello Studio Legale, dove si mostra quanto è stato bravo il chirurgo… senonché il paziente non ce l’ha fatta. Infatti questa dissertazione è  tutta incentrata su questioni affrontate in via incidentale che hanno fatto rilevare al giudice monocratico una qualche “colpa” del MEF (e non sappiamo se MEF impugnerà questi aspetti), ma omette completamente di commentare il giudicato, ovvero gli ultimi due paragrafi della sentenza prima del P.Q.M. di rigetto della domanda e compensazione delle spese. Ancora il Sindaco: “Bisognerebbe rileggere le mozioni  che certuni (bontà sua, in quanti nomi ci chiama) fecero all’epoca…”.  Infatti, andiamo a leggerle.

LA QUESTIONE IRRISOLTA
L’addizionale comunale IRPEF è una tassa facoltativa: i comuni devono : a) dire che la vogliono istituire; b) fissarne le aliquote. Il giorno 8 settembre 2014 il Consiglio Comunale del nuovo comune intese deliberare l’istituzione dell’addizionale IRPEF con 2 scaglioni. Immediatamente la nostra Lista civica ne fece rilevare l’illegittimità, e presentiamo  la nostra prima mozione (allegato 3) per istituire le 5 fasce standard. Nulla da fare, fu bocciata nonostante i nostri precisi richiami alle norme statali. Questa delibera andava inviata entro il 20.12 al MEF per la sua pubblicazione, e qui qualcosa non ha funzionato. Il MEF ha dichiarato di non aver avuto comunicazione nei termini, ed il sito del MEF recava perciò ZERO riguardo all’addizionale IRPEF del Comune di Crespina Lorenzana. Risultato: una parte di cittadini la pagò (chi non aveva guardato il sito del MEF) e un’altra no (anche perché i pagamenti informatizzati non lo consentivano...). Codacons si offrì di assistere coloro che avevano pagato per le richieste di rimborso, ma il 27.11.2015 Sindaco con avviso pubblico informò che era in corso una causa con il MEF, e che “nelle more della decisione il Comune non effettuerà alcun rimborso per quanto GIUSTAMENTE pagato dai cittadini…” Per questa sua dichiarazione “è in corso una causa…” fu giustamente definito “bugiardo patentato” in Consiglio Comunale dal ns. capogruppo. Quindi il 30.11 presentammo la nostra seconda mozione (allegato 4)  per la restituzione di quanto incassato ai cittadini. Infatti non era vero che avevano pagato GIUSTAMENTE come era scritto nell’avviso del Sindaco, sia perché una parte aveva pagato e un’altra no… sia perché avevano pagato con due scaglioni, ovvero in modalità illegittima (che è stata sul sito fino all’approvazione del consuntivo). In verità ancora oggi non si sa come hanno pagato, e non si sa come il Comune abbia potuto certificare  il pagamento di tutta l’IRPEF relativa al  2014 entro il 2015, e quindi non si capisce perché citare nel 2016 il MEF per danno… a meno che a qualcuno non piacciano i mulini a vento.

TRASPARENZA (carta canta). Avete visto la citazione del Comune avverso il MEF, avete visto la sentenza del Tribunale di Firenze. Avete visto la nostra prima mozione, respinta perché nessuno si è reso conto che si stava deliberando una illegittimità… fino al richiamo ufficiale del Ministero. Poi eccome si è corsi a deliberare i ns. 5 scaglioni. E avete visto la nostra seconda mozione, quella per la temporanea restituzione di quanto pagato ai cittadini, respinta tra l’altro perché non c’eran soldi in cassa per potervi adempiere. Con l’addizionale IRPEF 2014 l’Amministrazione ha scritto una brutta pagina di pressappochismo e scarsa comprensione del capitolo tasse e imposte (ripetuta da allora anche su altre tasse e imposte). I tentativi di mascherare questa triste realtà sono illusioni che si possono spargere in giro puntando sull’ignoranza delle persone. E la questione resta una ferita aperta, in attesa di possibili ulteriori sviluppi.

QUI SOTTO LA CONCLUSIONE DELLA SENTENZA ... CON IL LINK PER LEGGERE LA SENTENZA IN ORIGINALE 



ALLEGHIAMO IL LINK CON L'ATTO DI CITAZIONE DEL COMUNE

clicca e LEGGI LA CITAZIONE

SOTTO LA MOZIONE PER RESTITUIRE I SOLDI A CHI HA PAGATO !!!!

clicca e LEGGI LA NOSTRA MOZIONE

LA PROPOSTA DI OC DI PROGRESSIVITA' DELL'IRPEF RISPETTO ALLE DUE ALIQUOTE PREVISTE DAL COMUNE..

clicca per vedere la nostra PROPOSTA





giovedì 14 marzo 2019

PARTITA TRUCCATA?

Da un pò di tempo i cittadini di Crespina Lorenzana sono oggetto di premurose attenzioni da parte del Sindaco uscente. Peccato non lo siano anche quando si fanno sentire, raccolgono firme, chiedono qualità dei servizi, e chiedono loro quella partecipazione alla attività amministrativa che sarebbe garantita dallo Statuto del loro comune. Così durante il corso del mandato essi non hanno affatto la stessa sensazione di premurosa attenzione. Invece quando si avvicinano le elezioni  per magìa la musica cambia, partono cantieri, le frazioni si lucidano a nuovo. Allo stesso tempo si diffondono a raffica "informative" che spiegano ai sudditi quanto è magnifica la struttura che li governa, senza pari in Toscana per capacità amministrativa.  La nostra Lista civica ha posto alcune domande al Sindaco sulla correttezza di questa vera e propria propaganda, e sulla pari dignità di tutte le componenti che siedono in consiglio elette dai cittadini ( le minoranze rappresentano il 51% della popolazione, e il sindaco il 49%). Possono anche loro inviare comunicazioni istituzionali giocando alla pari la stessa partita democratica? Signor Sindaco, perché la partita che Lei ha iniziato con queste informative non sia truccata avremmo tutti bisogno di meno informative e di più informazione. E chiediamo all'Ente di cui Lei porta la responsabilità parità di trattamento. Se la maggioranza manda informative con lo stemma (e i costi?) del comune, altrettanto lo deve poter fare la minoranza. Noi non lo troviamo corretto, perché la propaganda dovrebbe farsi a spese di chi la diffonde. Aspettando fiduciosi le risposte all'interrogazione qui allegata, La esortiamo a un cambio di passo che mostri a tutti i cittadini che il loro sindaco uscente non ama fare il gioco delle tre carte.


                                     CLIK PER VERDERE L'INTERROGAZIONE



domenica 3 marzo 2019

UNA PRIMA PRECISAZIONE ALLE ACCUSE RIDICOLE DEL SINDACO


Una Prima Precisazione Alle Accuse ridicole fatte dal Sindaco


ARTICOLO la Nazione Domenica 3/3/2019

NAZIONE 3/03/2019


LA BOZZA DELLA NOSTRA SEGNALAZIONE CON ALLEGATO LA FOTO ORIGINALE INVIATA PER PEC